Good Earths, Unisciti anche tu all'Armata. Dalle fredde lande del nord sino a caldi deserti del meridione, sono cantate gesta ed avventure di Eroi. In un mondo fantastico dove mistiche creature plasmano il destino, questo è il mondo di Dungeons and Dragons... |
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| Bella e dannata | |
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Rahab Yanacae Novizio
Messaggi : 30 Data di iscrizione : 24.05.08 Età : 36 Località : Nosgoth
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| Titolo: Bella e dannata Sab Mag 24, 2008 3:43 pm | |
| Shaynara...Questo è il nome che mia madre mi diede, prima di morire, a seguito della mia nascita.Appena venuta al mondo, già mi macchiai, seppur involontariamente, del primo omicidio.La mia nascita perciò, fu vista come un presagio nefasto, e con il passare del tempo la gente mi temette sempre di più. Fui cresciuta prevalentemente da una nutrice, che mio padre, un patetico commerciante di Silverymoon, pagava per svezzarmi e accudirmi.All'età di 1 anno, inizia a muovere incerta i primi passi, e a 2 anni, pronunciai la mia prima parola "Male", ciò avvenne perchè quello sciocco di mio padre, come ho accennato di cui sopra, era un commerciante d'armi, ma talmente sbadato, che almeno una volta al giorno riusciva a ferirsi e gridava sempre:
"Ahia!!!!Dannazione che male!" "M...M...Mae" "C-Come hai detto Shara? "hihi...Mae, mae"
Più spaventata che sorpresa, la mia nutrice mi udì pronunciare la mia prima parola. A circa cinque anni, iniziai ad uscire a giocare con gli altri bambini della città, ma ogni volta che io mi avvicinavo per giocare con loro, essi, piangendo, fuggivano dai loro genitori che mi guardavano con sospetto mormorando alle mie spalle, perciò, rimanevo sempre a giocare da sola. Tentai molte volte di farmi accettare da quei dannati marmocchi, ma ogni volta, venivo respinta ed esasperata, tornavo a casa piangendo, gettandomi tra le braccia della mia nutrice, che ormai chiamavo mamma:
"Mamma, mamma!" "Cosa c'è piccola Shara?" "I bambini non mi fanno giocare con loro..." "Oh piccola cara..." "Dicono che sono una figlia di demoni" "Che ragazzacci....non piaggere fiorellino mio.I bambini sono cattivi, non devi ascoltarli" mi diceva sempre accarezzando i miei capelli "Si, sono cattivi e mi fanno piangere"
Questa scena si ripeteva puntualmente quasi ogni giorno, e la mia nutrice, ogni volta mi diceva la stessa cosa..."I bambini sono cattivi". Siccome capii che i bambini non mi facevano giocare con loro perchè erano cattivi, decisi di iniziare a giocare da sola, certo, non era la stessa cosa, ma con il passare del tempo mi ci abituai. Un giorno, mentre giocavo nel parco di Silverymoon cercando di acchiappare le farfalle, fui interrotta da un gruppetto di bambini:
"Ehi, strega!!Vattene, non ti vogliamo qua!Questo è il nostro territorio" "Strega?Cos'è una strega"chiesi io innocentemente "Ora non fare la stupida, la mia mamma e il mio papà dicono che tu sei una strega, una figlia della Legione...Con quei tuoi...Capelli rossi" disse uno dei bambini con tono di sfida "Non è vero...Io non so nulla di questa regione o come si chiama...Io sono solo Shaynara...e non so cosa sia una strega...si mangia?" "Sei una bugiarda!!Addosso ragazzi" disse un altro dei bambini e a quelle parole, tutti i bambini mi furono addosso, graffiandomi, mordendomi, tirandomi i capelli, picchiandomi
"Basta bambini!!!State fermi!!" tuonò una voce, era il padre di uno dei bambini "Ma...papà..." "Niente ma...presto venite via prima che vi faccia un incantesimo con i suoi malvagi poteri"
I bambini allora, impauriti dalle parole dell'adulto decisero di allontanarsi velocemente, io dal canto mio, ero sporca, graffiata, sanguinante e spaventata, perciò l'unica cosa che potei fare fu tornare a casa, dove la mia mamma, accogliendomi tra le sue braccia mi consolò. Quando mi fui calmata, ella mi condusse nella nostra sala per il bagno, perchè dovevo darmi una pulita, perciò, mia madre mi spogliò e mi fece il bagno, e fu in quel momento che notai per la prima volta che ella fissava continuamente i miei capelli, ne sembrava quasi intimorita, come se la mia chioma fosse composta da serpenti più che da capelli. Dopo essere uscita dall'acqua, ella mia asciugò dopodichè, mi prese in braccio , iniziandomi a pettinare, quasi con timore reverenziale, la mia chioma. Incuriosita chiesi:
"Mamma...Perchè mi guardi i capelli? "Ehm...perchè...sono belli piccola Shara...sono lunghi e belli, ma ricorda sempre di pettinarli ogni sera" "Mamma oggi i bambini cattivi hanno detto che io sono una strega perchè ho i capelli rossi...Ma cos'è una strega?" Mia madre esitò un attimo a quella mia innocenza, e fu di certo spiazzata da quella mia domanda improvvisa, passarono alcuni minuti in cui in silenzio, continuava a pettinare diligentemente i miei capelli, poi rispose: "vedi piccola mia, una strega è...una splendida ragazza buona e dolce che aiuta le persone" "davvero?ma allora perchè se suono buona tutti i bambini cattivi mi picchiano? "perchè...perchè loro sono invidiosi ecco perchè" disse abbozzando un sorriso ipocrita "Che bello, che bello!" iniziai a gridare "cosa piccola mia?cosa che bello?" "che sono una strega, e quindi sono bella e buona, sono una strega!sono una strega!sono una strega!" "Shhh...Zitta Shara...Non devi dirlo a nessuno però...Altrimenti non lo sei più" "uff..." dissi imbronciata "va bene mamma" "me lo prometti che sarà il nostro segreto?" "si mamma te lo prometto" mentii io, alchè, la donna, mi diede un buffetto sulla guancia, e dopo un'ultimo colpo di spazzola mi mandò a dormire.
Quella notte non riuscii a chiudere occhio, ero turbata dalle immagini dei bambini che mi picchiavano e volevano strapparmi i capelli, perciò, in piena notte, mi svegliai, con la fronte madida di sudore e con il fiatone: "anf...anf....anf...anf....anf...Mamma...."chiamai debolmente "Shaynara..."sussurrò una voce "mamma...?sei tu?" "Shaynara" ripetè la voce che sembrava essere tutta intorno a me "chi sei?non sei la mia mamma..." mugugnai "oh no Shaynara...La tua mamma è nella stanza a dormire" "voglio la mia mamma..." piansi "perchè Shaynara?Io non voglio farti del male...Io...Voglio essere tuo amico" disse la voce che ora sembrava essere a pochi passi dal mio letto "ho paura...tu sei un bambino cattivo che vuole picchiarmi...AIUTO MAMMA!!!" gridai, ma mentre stavo per terminare le mie parole, sentii la voce morirmi in gola "........" "piccola...non devi avere paura di me...I bambini sono cattivi, io non sono cattivo, io sono tuo amico" disse ancora la voce, e sentii qualcosa salire sul mio letto "uhm...." cercai di dire, ma qualcosa mi impediva di parlare, era come se non avessi più voce "io sono tuo amico Shaynara, non devi temermi" disse ancora, e alla luce della luna che filtrava dalla finestra vidi un piccolo essere verdastro con due piccole corna sul capo che avanzava verso di me.Dapprima mi ritrassi, poi, sentii qualcosa che mi attirava verso quel piccolo essere, così, mi avvicinai, e la creaturina si avvicinò a sua volta "come ti chiami?" chiesi "il mio nome è Garjulb" rispose "vuoi essere mio amico?" proseguii "ma io SONO tuo amico Shaynara" "che bello" dissi io raggiante, ma sentii che ora, i morsi del sonno iniziavano a farsi sentire...Era come se quell'essere, mi trasmettesse tranquillità e sicurezza "ho....sonno...Garjulb" "dormi piccola mia...dormi" "e se arrivano i bimbi cattivi?" "non ti preoccupare, ti difendo io, ora dormi" e così, vegliata dall'esserino, mi addormentai, ignara, del meccanismo in cui mi ero invischiata
Il giorno dopo, cercai Garjulb, ma non c'era più, così, triste, mi avviai a fare colazione, stranamente, a tavola, c'era anche mio padre oltre che mia madre. Strano, perchè lui usciva sempre di mattina presto, appena mi sedetti egli mi comunicò che lui e la mia nutrice si sarebbero sposati, e io, felicissima, abbracciai entrambi. Qualche tempo dopo si celebrò il matrimonio. Intanto Garjulb, ogni sera mi veniva a fare visita, e passavamo ore e ore a discorrere nelle lunghe veglie notturne, fin quando il sonno non mi attanagliava. Ogni volta, a pranzo e a cena, mi alzavo dal tavolo prima di tutti dicendo che dovevo portare da mangiare a Garjulb, ma mia madre, credendo che fosse un amico immaginario, non dava peso a quei miei gesti.
Qualche anno dopo iniziai la scuola, dove come al solito, venivo derisa e presa in giro dai compagni, e gli insegnanti stessi mi guardavano con sospetto, ma non curante, proseguii gli studi.Un giorno, una bambina, vincendo la paura e la timidezza, decise di farsi avanti e parlarmi: "ciao...Shaynara, io sono Flora" "ciao Flora" dissi io distratta credendo che anch'ellla fosse cattiva "non picchiarmi ti prego" piagnucolai "ma...io non voglio farti male" disse sorridendo sinceramente "oh...grazie...vuoi essere mia amica Flora?" "si, certo" Fu così che iniziò la mia "amicizia" con Flora, stavamo ogni giorno insieme, facevamo tutto insieme, eravamo inseparabili. Con la sua amicizia,e con quella di Garjulb il tempo passò e crebbi, diventando sempre più bella, e sempre più attaccata a loro. Un giorno, decisi di confidare il mio segreto a Flora: "Flora...Posso confidarti una cosa?" "Dimmi Shara" "sai che...io...sono una strega?" dissi contenta. A quelle parole, la ragazza inorridì indietreggiando "C-che hai detto?" chiese stupita "io sono una strega! Quelle splendide fanciulle belle e buone che aiutano tutti" "Ahhhhhh!!!" gridò fuggendo via Flora "Flora!!!Flora!!!"chiamai invano Ecco.Di nuovo sola.Sconsolata tornai a casa chiudendomi nella mia stanza a piangere, quand'ecco che da sotto il mio letto, apparve Garjulb, che con un balzo, salì sul cuscino ed iniziò ad accarezzarmi i capelli: "oh...piccola cara, perchè piangi?" "sigh...sob....Flora...non è più mia amica" "e come mai?" "perchè *sigh* gli ho detto che *sob* sono una strega" "anche Flora è cattiva Shaynara. Solo io sono tuo amico. Gli altri, sono crudeli, malvagi, infidi.E tu sei una strega, una creatura buona, non puoi stare con loro" "si...hai ragione Garjulb, sarai tu il mio unico amico". | |
| | | Rahab Yanacae Novizio
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| Titolo: Re: Bella e dannata Sab Mag 24, 2008 3:43 pm | |
| Lentamente mi isolaii da tutto e da tutti, lasciai gli studi, e decisi di conoscere a modo mio il mondo, perciò facevo lunghe passeggiate fuori Silvermoon, credendo ormai, che all'età di 19 anni potessi difendermi da sola. Un giorno mi trovavo all'ombra di un enorme albero, godendomi la pace dell'ambiente, quando la mia attenzione fu catturata da alcuni suoni che provenivano da non molto lontano. Curiosa, mi avvicinai verso il rumore e vidi un elfo dalle fattezze strane, con lunghi capelli biondo-argentei e lunghe orecchie, anche se alquanto diverse per i canoni degli elfi del sangue. Accortosi della mia presenza mi disse: "oh ma...Mia Splendida Dama...Grazie di onorarmi della vostra presenza" "Come siete gentile messere" ringraziai io "permettetemi di presentarmi, il mio nome è Radshaz Nightbringer, e sono un mago" "Ah...onorata di conoscervi messer Radshaz, il mio nome è Shaynara Bloodstrider" "onore mio mia dama" disse l'elfo baciando con delicatezza la mia mano "oh..." dissi arrossendo "prego, non merito tutta questa galanteria" cercai di riprendermi "no milady, infatti, questo è anche poco" insistette galantemente Radshaz "grazie.Ma, non vi ho mai visto da queste parti..." "beh, sapete, io vivo fuori città, come forse vi sarete accorta, non sono precisamente...come voi" disse abbassando lo sguardo "beh, in effetti, vedo che siete diverso ma...da dove venite?" chiesi io "io sono...un elfo della notte milady, ma da lungo tempo ormai ho abbandonato la mia terra e i miei cari perchè costretto" "elfo della notte?mai sentito, comunque, è stato un piacere avervi conosciuto messer Radshaz, io ora devo andare" "prego, chiamatemi Radshaz e datemi del tu" "v-va bene Radshaz, allora io me ne vado" "vi prego milady, vediamoci anche domani" mi implorò "ehm...come?ma...non so se..." "vi prego, ho bisogno di vedervi mia musa ispiratrice" "v...v-va bene, allora ci vediamo domani, qui, a quest'ora" "oh grazie milady, a domani allora" Mentre mi allontanavo sentii all'interno di me, una strana sensazione, non riuscivo a pensare più a nulla, e mi sentivo stranamente felice...chissà cos'era....
Il giorno dopo tornai li, e Radshaz era ad aspettarmi. Passeggiamo insieme per i boschi, ed egli mi raccontò della sua patria e del crudele motivo per cui era stato cacciato, solo perchè praticante delle arti arcane. Scese la sera e ci salutammo dandoci appuntamento per il giorno dopo. Il giorno dopo ci vedemmo, e anche il giorno dopo e il giorno dopo ancora fino a che, una sera egli mi dichiarò il suo amore. Io, confusa e spaventata da questa inaspettata impetuosità fuggii a casa. A seguito, non andai più agli incontri con Radshaz per paura di affrontarlo.
Un anno dopo, accadde una terribile tragedia, mia madre, ormai vecchia, si ammalò e morì. Io piansi e piansi per giorni interi: "Shaynara...tua madre, ora non soffre più, perciò tu non devi piangere" mi rincuorò Garjulb "Perchè lei?!Perchè mi ha lasciato!?" "La vecchiaia è una brutta cosa piccola...sfiorisci, perdi la tua bellezza, perdi la tua lucidità, e poi....perdi la vita" "Se è così allora, io non voglio invecchiare, voglio rimanere bella e giovane per sempre, così i miei cari non soffriranno come soffro io adesso!!" dissi d'impulso, al che Garjulb, sogghignò di gusto "Beh, piccola mia, posso aiutarti ad esaudire questo se tu lo vuoi" "Davvero puoi Garjulb?" "Certo che posso Shaynara, ma...c'è un piccolo prezzo da pagare" "Qualunque cosa amico mio, pur di non fare quella misera fine" "Beh, in tal caso, devi portarmi l'anima di due elfi della notte, intrappolandola in queste pietre" disse l'Imp "Ma come...non so neanche dove si trovano questi elfi..." "oh, tu no ma...Radshaz si" "Gia...Radshaz" "esatto, va da lui, e fatti aiutare".
Terminata la conversazione uscii fuori dalla stanza e corsi verso la casa di Radhshaz dove lo trovai intento a trafficare con i suoi alambicchi: "Shaynara...tu...come mai sei qui?" "Tu...vorresti vendicarti di coloro che ti hanno cacciato vero Radhsaz?" "Io...Beh...in realtà..." "vuoi o non vuoi??" "si...voglio" " e allora insieme ti vendicheremo" "ma...Shaynara...perchè?" "perchè?perchè voglio ottenere l'immortalità e divenire bella per sempre ma ho bisogno dell'anima di due elfi della notte" "ma...come faremo, io non so come..." non riusci a terminare di parlare perchè svenne privo di sensi e dietro di lui apparve Garjulb "ora dormirà un pochino hihi...Shaynara, è ora che tu impari la stregoneria" "strego...neria?" "si certo, ti insegnerò io" un pò riluttante accettai l'offerta di Garjulb "ma perchè l'hai addormentato Garjulb? "sta a vedere" e così dicendo, il piccolo Imp pronunciò alcune strane parole e dalle sue dita si dipartirono due raggi che penetrarono nella testa dell'elfo, ciascuno nelle due orecchie "che gli hai fatto?" "beh vedi, ora lui...è un tuo umile schiavo, e farà tutto ciò che tu gli dirai, ma affrettati perchè l'incantesimo non durerà per sempre" "ma come...?" "vuoi sapere come ho fatto?Grazie agli insegnamenti della stregoneria puoi tutto hihi" "fantastico...bene, meglio architettare un piano".
Insieme a Garjulb macchinai un piano perfetto per uccidere i genitori di Radshaz in modo che però nessuno si accorgesse che fossero stati degli elfi del sangue, pensammo di tramutare Radshaz in un Orco tramite un'illusione e mandarlo ad uccidere i due elfi, che una volta morti, sarebbero stati privati dell'anima.In questo modo l'odio degli elfi si sarebbe riversato non su gli elfi del sangue ma sugli orchi.
"Radshaz, ora io ti tramuterò in un orco, e tu andrai in quella casa, uccidendo tutti coloro che ci sono dentro, siamo d'accordo mio piccolo schiavetto?" "si mia padrona" rispose l'elfo completamente asservito ai poteri da strega che avevo ottenuto, mentre entrambi eravamo nascosti dietro alcune fronde intorno a casa Nightbringer. "ora va, presto!!" Al mio ordine Radshaz scattò e con un balzo fu in casa, da fuori vidi alcuni lampi di luce prima bianca, poi verde, infine rossa, poi, udii il meraviglioso sibilo di una lama che lacerava che carne, e poi, udii una seconda volta quel rumore seguito da un gemito femminile...Dopo alcuni attimi usci l'"orco" tutto macchiato di sangue, con un lungo coltello elfico in mano "bravo Radshaz, ora aspettami qui e non ti muovere" dissi ed entrai in casa.
Dentro, tutto era immobile, sangue e bruciature pervadevano l'ambiente, a terra, al centro del salone, i due Nightbringer giacevano privi di vita: "Shaynara, è il momento...Ora, ripeti queste parole insieme a me...Nigarath" disse Garjulb "Nigarath..." "kalarath..." "kalarath..." "remaneth..." "remaneth..." "yrzanarchimonde" "yrzanarchimonde..." a quell'ultma parola, due sfere luminose di un color cremisi uscirono dai corpi squartati dei due elfi, e rimasero sospese al centro della stanza
"ora Shaynara, allunga la mano e tocca quelle sfere" "si...Garjulb" ubbidii e allungando le mani toccai quei globi che esplosero in un enorme bagliore che invase tutta la stanza, d'istinto chiusi gli occhi. Dopo qualche minuto, guardai dove prima c'erano i corpi, e dove ora invece, giacevano due scheletri, inoltre sentivo qualcosa alle orecchie come un peso, e il braccio mi bruciava: "ma cosa..." dissi preoccupata "oh non temere cara...è solo il suggello del nostro accordo, ora, quegli orecchini che porti sono incastonati con le pietre delle anime degli elfi, e quel tatuaggio che hai sul braccio sinistro, beh, quello è il legame che ti unisce per sempre a me, e che ti garantirà la vita eterna e l'eterna bellezza" "ma...come..." "Allarme!!Allarme!!" tuonarono delle voci da fuori la casa, erano accorse delle guardie ellfiche "presto fuggiamo Shaynara" disse Garjulb e quando uscimmo ordinai a Radshaz di seguirci...Ma solo dopo che tornammo a Silvermoon...Mi accorsi di aver fatto un errore imperdonabile...Avevo lasciato il coltello usato da Radshaz per uccidere i genitori proprio li, sul luogo del delitto.... | |
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